di Patrizio Lo Votrico
La luna ha da sempre ispirato i poeti, e tra questi troviamo anche l'autore argentino. Lasciamoci trasportare dai versi di Jorge Luis Borges dedicati al satellite terrestre
Jorge Luis Borgesè celebre per la sua capacità di fondere realtà e finzione, creando mondi letterari complessi e affascinanti. Le sue opere esplorano temi come l’infinito, i labirinti, il tempo e la memoria, e sono note per la loro erudizione e profondità filosofica.
Tra i soggetti principali dei suoi versi troviamo lei, la luna, che ci emoziona, come nel caso dell’omonima poesia dedicata al satellite terrestre, che proponiamo e analizziamo in occasione dell’anniversario dello sbarco sulla luna:
“I lunghi secoli
della veglia umana l’hanno colmata
di antico pianto.Guardala. È il tuo specchio.”
Gli struggenti versi dedicati alla luna
Jorge Luis Borges, maestro dell’introspezione e dell’intrigo letterario, esplora nei suoi versi una profonda riflessione sulla solitudine e la percezione del tempo. Nella poesia citata, “C’è tanta solitudine in quell’oro. La luna delle notti non è la quella che vide il primo Adamo. I lunghi secoli della veglia umana l’hanno colmata di antico pianto. Guardala. È il tuo specchio,” Borges invita il lettore a contemplare la luna non solo come un corpo celeste, ma come un simbolo carico di significato storico e personale.
La solitudine, tema centrale della poesia, viene paragonata all’oro, un materiale prezioso ma freddo e distante. Il satellite terrestre, che ha vegliato su innumerevoli generazioni, non è più la stessa luna che vide il primo uomo. Attraverso i secoli, è diventata un contenitore di memorie e sofferenze umane, un testimone silenzioso dei dolori e delle gioie dell’umanità.
Borges suggerisce che la luna è intrisa di un “antico pianto,” un’idea che evoca un accumulo di tristezze e riflessioni collettive nel corso della storia umana. Questo “antico pianto” non è solo il dolore individuale, ma un lamento che si è stratificato attraverso le epoche, un simbolo della condizione umana.
Infine, Borges rivela che la luna è “il tuo specchio.” Questa affermazione potente e intima suggerisce che la contemplazione della luna è anche un riflesso della nostra stessa esistenza. Il satellite terrestre diventa un mezzo attraverso il quale possiamo vedere noi stessi, riconoscendo la nostra solitudine e il nostro posto nella storia. È uno specchio che riflette non solo la nostra immagine, ma anche le nostre esperienze e i nostri sentimenti più profondi.
L’uso della luna come specchio è particolarmente significativo. In molte culture, essa è vista come un simbolo di riflessione e introspezione. Borges utilizza questa simbolica per incoraggiare il lettore a guardare dentro di sé, a confrontarsi con le proprie emozioni e a riconoscere la solitudine come parte integrante della condizione umana.
In sintesi, questi versi di Borges sono un invito alla meditazione profonda sulla solitudine, il tempo e la natura riflessiva dell’esistenza umana. Attraverso la figura della luna, Borges ci ricorda che, pur nella vastità dell’universo e nel fluire del tempo, la nostra esperienza individuale è unica e preziosa, e che la contemplazione di questi grandi temi può condurci a una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Leggi le poesie più belle dedicate alla luna
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges, nato a Buenos Aires nel 1899 e morto a Ginevra nel 1986, è uno degli scrittori e intellettuali più influenti del XX secolo. Autore di racconti, saggi e poesie, Borges è celebre per la sua capacità di fondere realtà e finzione, creando mondi letterari complessi e affascinanti. Le sue opere esplorano temi come l’infinito, i labirinti, il tempo e la memoria, e sono note per la loro erudizione e profondità filosofica.
Borges ha avuto un impatto significativo sulla letteratura mondiale, sia per quanto riguarda la narrativa, sia la saggistica che la produzione in versi, ispirando generazioni di scrittori e lettori con la sua visione unica e la sua maestria narrativa.
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